Il Compost è un ammendante agricolo utile a conservare l’equilibrio del suolo e la sua produttività. Si può ottenere dalla decomposizione o degradazione naturale di materie organiche come, ad esempio, scarti di cucina, foglie, erba o frutti, attraverso l’azione di macro e microrganismi ad una particolare presenza di ossigeno ed a determinate temperature.
Questo processo, detto compostaggio, può essere anche controllato ed accelerato dall'uomo. Su base industriale, infatti, il compostaggio è l’attività finalizzata alla trasformazione in compost della cosiddetta frazione umida dei rifiuti solidi urbani.
Il compostaggio industriale consente un attento controllo delle fasi e degli equilibri del processo, limitando la presenza di fattori inquinanti esterni nella materia raccolta (come scarti di metalli pesanti o rifiuti inerti) o di microrganismi patogeni per l'agricoltura.
I residui organici “compostabili” sono:
- rifiuti azotati come scarti vegetali, di giardino, foglie verdi, rifiuti domestici;
- rifiuti carboniosi come rami derivanti dalla potatura, foglie secche, paglia;
- fondi di caffé, filtri di tè, gusci di uova, gusci di frutta secca, verdura;
- tessuti naturali come lana o cotone.
Negli ultimi anni si è molto diffusa la pratica del compostaggio domestico consistente nel recupero della frazione umida in apposite “compostiere” (contenitori o spazi delimitati di ridotte dimensioni, adatti a favorire l’ossigenazione del materiale organico) ubicate all’interno di aree verdi condominiali o giardini privati, ove viene prodotto un ottimo compost utilizzato per “concimare” le stesse aree o giardini.
Recuperando la frazione umida, anche attraverso la consegna ai servizi di raccolta che i Comuni mettono a disposizione dei cittadini, è possibile ridurre del 30-40 % la quantità di spazzatura che, di solito, termina nei cassonetti e che dovrà essere trasportata e smaltita.
Un compost detto “di qualità” si ottiene dalla raccolta differenziata dell'organico e può essere adoperato in agricoltura come fertilizzante naturale, evitando, in tal modo, il ricorso ai concimi chimici.
Il compost può essere utilizzato anche come fertilizzante prima dell'aratura dei campi, migliorando la struttura del suolo e la biodisponibilità di elementi nutritivi.