Un'inopportuna e scorretta "intromissione" nella Gestione Integrata del Ciclo dei Rifiuti comporta, in molti casi, delle alterazioni ambientali che possono compromette l'ecosistema di interi territori. In tale ambito, tra le principali cause d' inquinamento ambientale ci sono:
- azioni illecite di organizzazioni criminali;
- operazioni di scarico di acque reflue e fanghi non conformi alle leggi derivanti da attività industriali;
- utilizzo improprio di impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti;
- abbandono indiscriminato di materiali non degradabili e nocivi.
Suolo, acqua ed aria possono essere oggetto d'immissioni di sostanze di vario genere in grado di contaminare più o meno gravemente la flora e la fauna di un territorio ed, in alcune circostanze, di danneggiare perfino la catena alimentare. Quando tali sostanze raggiungono, ad esempio, le falde acquifere possono causare pericolosi mutamenti dell'equilibrio idrico delle acque potabili utilizzate dall'uomo.
Ugualmente nocivi risultano essere le contaminazioni dei terreni agricoli che compromettono la salubrità e, quindi, la commestibilità dei raccolti.
L'ecosistema di mari, fiumi e parchi, in simili condizioni, viene compromesso dai diversi fattori inquinanti prodotti e fatti penetrare nell'ambiente. Negli ultimi anni l'Unione Europea ha sviluppato e promosso una strategia comunitaria al fine di ridurre gli effetti negativi sulla natura del ciclo dei rifiuti, indicando delle specifiche priorità d'intervento ad ampio raggio quali:
- sviluppare "tecnologie pulite" per risparmiare risorse, prevenire emissioni di biogas e riutilizzare gli scarti;
- ideare e mettere in commercio prodotti che diano un contributo minimo alla produzione di rifiuti e all'inquinamento;
- implementare le valutazioni d' impatto ambientale di ogni prodotto durante il suo intero ciclo vitale;
- promuovere accordi e programmi per prevenire e ridurre la quantità e pericolosità dei rifiuti;
- incentivare il riutilizzo, il reimpiego ed il riciclaggio dei rifiuti;
- sostenere il trattamento dei rifiuti volto alla produzione di energia.
Il primo passo per risolvere il problema dell'inquinamento, quindi, consiste nell'attuare politiche di gestione volte alla sostenibilità e alla tutela dell'ambiente naturale.
Riciclare e reimpiegare materiali quali carta, vetro, plastica e metalli comporta una significativa prevenzione del pericolo d'inquinamento poiché, innanzi tutto, si riducono i volumi di rifiuti da smaltire e, contestualmente, si avviano nei moderni impianti di raccolta in modo più idoneo a favorirne il recupero di materia. In tal modo,ad esempio, dalla carta è possibile produrre nuovamente carta, dal vetro si ottengono preziosi materie prime per la produzione di ceramiche, dalla plastica raccolta in maniera differenziata si producono moderni oggetti d'arredo. Tutto ciò consente, inoltre, il riutilizzo delle materie prime, riducendo lo sfruttamento delle risorse naturali.
Dai materiali non altrimenti recuperabili, infine, si produce il Combustibile Derivato Rifiuti che, raccolto in blocchi cilindrici detti " ecoballe" (composte dalla frazione secca ottenuta dal trattamento di R.S.U.), consente la produzione di energia in impianti idonei, detti "termovalorizzatori".
Discariche e termovalorizzatori, quindi, sarebbero usati unicamente per smaltire i residui del sistema integrato di gestione dei rifiuti, eliminando o producendo in misura molto ridotta emissioni di gas pericolosi, con un impatto ambientale minimo.
Anche in questo campo è importante sensibilizzare la cittadinanza a condotte più consapevoli e rispettose nei confronti delle aree protette, dei boschi, dei litorali o dei corsi d'acqua che si frequentano o si visitano. Abbandonare ed accumulare i rifiuti, specialmente quelli più "pericolosi" (non degradabili o contenti materiali chimici o tossici che rilasciano nel terreno e nell'aria sostanze nocive), non va ritenuto e valutato soltanto un marginale gesto d'inciviltà, ma considerato un vero e proprio danno procurato all'ambiente in cui viviamo.
La flora e la fauna dei Parchi Naturali Protetti, le acque ed i microrganismi dei fiumi, la qualità e l'integrità delle coste, costituiscono un patrimonio ambientale e paesaggistico inestimabile, da salvaguardare e difendere attraverso tutti gli atti e comportamenti più idonei a tale scopo.